BURGONI
I sacconi e i burgoni rappresentano la normale evoluzione dei tradizionali sacchi di sabbia. Negli anni hanno trovato largo impiego per la stabilizzazione del fiume Po e la protezione di alcune opere idrauliche presso la più grande centrale idroelettrica ad acqua fluente d’Italia di Isola Serafini.
Costituiti da un involucro in geotessuto o in rete metallica, spesso abbinati tra loro, vengono riempiti con materiale inerte, con ghiaia o con calcestruzzo, fino al raggiungimento di un volume teorico di 50 m3.
Il geotessuto viene posto all’interno di uno speciale container montato su pontone dotato di un sistema di apertura del fondo che permette il varo controllato dei sacconi.
Rappresentazione grafica del sistema di posa del burgone
Il geotessuto viene posto all’interno di uno speciale container montato su pontone dotato di un sistema di apertura del fondo che permette il varo controllato dei sacconi.
Particolare cassone a fondo apribile
Il confezionamento e la posa in opera dei sacconi/burgoni avviene di norma secondo le seguenti fasi:
- Fase 1: accosto del pontone con container a fondo apribile al pontone di approvvigionamento sabbia
- Fase 2: inserimento del saccone in geotessuto e/o della rete metallica nel container
- Fase 3: riempimento del saccone/burgone con il materiale inerte proveniente dal sito di stoccaggio
- Fase 4: chiusura e cucitura del saccone
- Fase 5: traslazione del pontone verso il punto di varo tramite imbarcazione di supporto
- Fase 6: posizionamento georeferenziato del pontone e varo del saccone/burgone
Particolare materiale di riempimento e del geotessuto di contenimento
Le operazioni di varo e posa in opera avvengono con il supporto di un treno di pontoni galleggianti dotato di pali di stabilizzazione, che garantiscono l’allineamento ed il posizionamento secondo progetto.
Particolare pontone di riempimento e varo